Forchette e Forconi: il 14 luglio tornano le cene parlanti con contadini resistenti

Il 14 luglio tornano le cene di Salento Km0 per raccontare il territorio

Il cibo come strumento per raccontare nuovi modelli ecologici e l’agricoltore come custode dell’ecosistema rurale: dopo il successo dello scorso anno torna "Forchette e Forconi - Cene parlanti con contadini resistenti" il format ideato da Salento Km0 per raccontare storie di quotidiana rivoluzione e accorciare le distanze tra le persone che rappresentano la vera anima del territorio.

Un ciclo di cene narrative in cui i piccoli produttori e vignaioli del circuito Salento Km0 incontreranno i commensali, raccontandosi guidati da Gianluca Palma de "La scatola di latta".

Il progetto "Forchette e Forconi” nasce nel 2022 con una rassegna di 7 cene in cui sono stati ospitati ben 25 piccoli produttori locali, appartenenti al circuito etico Salento Km0, che hanno potuto far conoscere i loro progetti agricoli ad oltre 300 partecipanti.

«Abbiamo deciso di replicare l’iniziativa perché crediamo che non ci sia mezzo migliore del cibo per comunicare i valori agro-ecologici. È un format semplice ma rivoluzionario, perché permette di dare voce proprio ai piccoli produttori di cibo, che spesso restano nell’ombra. La maggior parte delle persone non sa nulla del cibo che finisce ogni giorno nel proprio piatto: da dove viene, chi lo ha prodotto e come. Per non parlare del fatto che è proprio il settore agroalimentare ad essere responsabile di un enorme impatto ambientale» spiega Francesca Casaluci, presidente dell’associazione.

Secondo la FAO il settore agroalimentare contribuisce per circa il 14% alle emissioni globali di gas serra e per circa il 70% del consumo di acqua dolce a livello globale. Secondo stime dell'UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente), l'agricoltura su larga scala è responsabile di circa l’80% della deforestazione su scala globale. Se poi consideriamo la perdita di biodiversità e degli habitat naturali, capiamo la grande responsabilità che possiamo avere da consumatori, per mitigare le conseguenze negative della produzione di cibo.

«Abbiamo l’opportunità di scegliere un cibo buono per noi ma anche per l’ambiente, e non un ambiente astratto, ma per quello più prossimo a noi, fatto di campagne in abbandono, paesi in spopolamento, disseccamento, incendi e discariche abusive».

Le storie ospiti del format sono incredibili nella loro semplicità: persone che sanno vedere tesori dove gli altri vedono, forse, solo un grande vuoto. È il caso dei vignaioli Piccoli Piccoli di Carosino, che recuperano vigneti abbandonati producendo un vino 100% naturale nell’area non facile della provincia di Taranto; o dei ragazzi di Ombre Rosse, associazione di Taurisano impegnata nella produzione di grani di qualità e di antiche varietà orticole, facendosi custodi di appezzamenti di terreno.

«Non vogliamo cadere nel facile errore di raccontare un mondo idilliaco – spiega Casaluci - ma vogliamo dipingere queste esperienze nella loro realtà, fatta di valori a tratti eroici, ma anche estremamente fragili, continuamente minacciate da una quotidianità fatta di burocrazia, regole di mercato, costi sempre al rialzo e, ovviamente, un clima che sta cambiando. Ancora una volta, serve un’alleanza, una presa di coscienza forte, per sostenere queste realtà che, a pochi chilometri da casa nostra, creano economia e custodiscono l’ecosistema rurale».

La prossima cena in programma sarà venerdì 14 luglio in compagnia dei ragazzi di Ombre Rosse e di Piccoli Piccoli.

La cena, curata dalla chef Emanuela Vincenti sarà “plant based” nella filosofia del To Kalò Fai.

Inizio ore 20:30 presso il To Kalò Fai in via Repubblica 22 a Zollino. Evento su prenotazione, per info: 329 812 0306