Il cibo dei Morti - Cene spettacolo e performative

Nel paesaggio sospeso del Salento, dove la luce plasma la pietra e il vento porta con sé echi di antiche devozioni, nasce un progetto che intreccia arte performativa, tradizione e cibo rituale pugliese: le Cene dei Morti.

Un percorso di ricerca artistica e antropologica a cura di Francesca Casaluci, che attraversa il territorio e le sue comunità, restituendo alla tavola la sua dimensione simbolica, poetica e spirituale.

Un progetto tra arte e rito

Le Cene dei Morti si ispirano alle pratiche popolari che, in Puglia come in molte culture del Mediterraneo, celebrano la memoria dei defunti attraverso il cibo. Pane, grano, vino, fichi, legumi: alimenti semplici e carichi di significato, che nelle mani degli artisti e delle comunità diventano materia viva di un linguaggio visivo e performativo.

Ogni cena è una composizione effimera, una installazione collettiva in cui elementi rituali, suoni, luci e gesti convivono in equilibrio. Il convivio si fa opera, il gesto quotidiano diventa rito condiviso, la tavola si trasforma in spazio di memoria e di rinascita.

Cibo rituale come forma d’arte

Il progetto si fonda su una ricerca approfondita sul patrimonio gastronomico rituale pugliese, raccogliendo ricette, testimonianze e simboli legati alla commemorazione dei defunti. Pane dei morti, fave cotte, dolci di mandorla, vino novello: cibi che raccontano l’intimo legame tra la terra e l’aldilà, tra nutrimento e spirito, tra corpo e memoria. Gli artisti coinvolti reinterpretano questi elementi attraverso linguaggi contemporanei — installazioni, performance, fotografia, suono — mantenendo vivo il legame con la dimensione popolare e agricola del Salento.

La tavola come paesaggio

La tavola delle Cene dei Morti non è mai uguale: cambia forma e senso a seconda del luogo che la accoglie. Può emergere in una masseria abbandonata, in un uliveto, in un chiostro o in una casa privata. In ogni contesto, il convivio diventa una mappa sensoriale del territorio, un atto di cura verso la terra e le storie che custodisce.

Arte, comunità e rigenerazione

Attraverso il linguaggio del cibo e della convivialità, le Cene dei Morti generano dialogo tra arte e agricoltura, memoria e contemporaneità, individuo e collettività. È un progetto aperto, in continua trasformazione, che invita a riflettere sul valore del nutrimento, sul ciclo vitale della terra e sulla possibilità di riconnettere l’umano al sacro attraverso il gesto di condividere il pane.

Un invito a partecipare

Le Cene dei Morti sono parte del percorso di ricerca artistica promosso da Salento Km0, dedicato alla valorizzazione delle culture alimentari tradizionali e alla sperimentazione di nuove forme di partecipazione artistica.
Ogni tappa diventa occasione di incontro tra artisti, contadini, ricercatori e abitanti, per costruire insieme una narrazione sensoriale e simbolica del territorio pugliese.