Cosa sono e quale futuro per i Gruppi di Acquisto Solidale GAS?

Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale?

I Gruppi di Acquisto Solidale GAS sono stati una delle prime risposte a livello italiano al consumo tradizionale. La necessità era quella di riappropriarsi di un consumo alimentare autentico, a contatto con il territorio e i suoi produttori.

I GAS sono dei gruppi di consumatori informati che credono in un consumo più consapevole e che si organizzano per comprare beni da canali differenti rispetto alla grande distribuzione. I prodotti acquistati si basano sui parametri della sostenibilità alimentare, ambientale e sociale. L’acquisto avviene secondo il principio della solidarietà: gli appartenenti al GAS vogliono conoscere il produttore, preferendo realtà piccole e locali, rispettose dell’ambiente e dei lavoratori. Alla base della loro azione c’è principalmente un bisogno di cibo di qualità, economicamente accessibile. C’è anche però un sentimento di insoddisfazione nei confronti della filiera tradizionale. I gassisti desiderano acquistare prodotti che la GDO non offre, avendo più controllo sulle proprie scelte di consumo.

I Gruppi di Acquisto Solidale si caratterizzano quindi per tre aggettivi: piccolo, locale e solidale. “Piccolo”, per permettere una relazione semplice e per favorire le relazioni tra i soci. “Locale”, per rinsaldare il legame tra i cittadini ed il territorio che abitano. Il valore sociale di quella “S” finale, invece, si riferisce alla forma di cooperazione tra i consumatori partecipanti, nei confronti dei produttori, tra i GAS e gli altri movimenti. I legami di fiducia, sostegno e rispetto per l’attività produttiva e i prodotti sono alla base dei rapporti tra fornitori e consumatori. Rispetto, reciprocità e conoscenza diretta sono alla base delle relazioni del gruppo di acquisto solidale.

 

Chi è il consumatore che acquista in un GAS?

I Gruppi di Acquisto Solidale, sebbene attivi da molti anni, fanno parte della tendenza all’acquisto consapevole di prodotti sostenibili che sono aumentati del 27% dalla comparsa del Covid19. Secondo l’Ufficio Studi Coop, si stima inoltre che nel 2021, 1,7 milioni di italiani compreranno prodotti gastronomici “buoni, puliti e giusti” per la prima volta. Il 75% degli intervistati inoltre, sceglie il produttore etico e sostenibile, sebbene il principale indicatore di acquisto sia sempre il prezzo basso.

Chi è il consumatore che si rivolge ai Gruppi di Acquisto Solidale? Quali caratteristiche ha? Che sia una associazione strutturata e gerarchica, o solo un gruppo di cittadini che fanno acquisti collettivi, il consumatore tipo del GAS è ben riconoscibile.

Secondo l’indagine esplorativa dell’Università di Parma, un consumatore che decide di iscriversi ad un GAS lo fa principalmente per cambiare il suo modello di consumo. Un consumo che preferisce la qualità e la sostenibilità al risparmio e al prezzo basso. Subito dopo, i consumatori sono attenti all’acquisto di prodotti sani, vogliono sostenere i piccoli produttori e avere un rapporto diretto con loro. Sono in cerca di un’alimentazione differente e sostengono l’agricoltura biologica (certificata o meno). La scelta dei produttori poi, ricade su aspetti che riguardano principalmente la qualità dei prodotti, il rispetto per i lavoratori e per l’ambiente, il km0 e il contatto diretto. Un mercato di nicchia, ma che punta ad aumentare sempre più, soprattutto con l’ingresso nel mercato delle nuove generazioni.

I ricercatori dell’Osservatorio CORES hanno rilevato inoltre la netta prevalenza femminile nei GAS. Si tratta spesso di donne di fascia media, madri con figli anche piccoli, spesso con un’istruzione universitaria ma senza redditi particolarmente elevati. La sensibilità all’economia di tipo solidale, è certamente una componente che accomuna il consumatore appartenente ai Gruppi di Acquisto Solidale. Altro dato interessante è la preferenza di acquisto di prodotti alimentari freschi o secchi, ma anche di detersivi, di prodotti per l’igiene personale e della casa. Questo sottolinea la volontà di un consumo più consapevole a 360 gradi, non solo dal punto di vista alimentare.

Quale futuro per i Gruppi di Acquisto Solidale?

Ad oggi, nonostante le difficoltà che i GAS stanno da tempo attraversando, si respira aria di un cambiamento di rotta, resa ancora più evidente dalla pandemia da Covid19. La principale difficoltà sono sempre state le difficoltà soggettive, legate al fatto di portare avanti un nuovo modello di distribuzione di beni a titolo volontario. Ma se i dati avranno ragione, il sentimento del GAS sarà sempre di più un sentimento collettivo. Il salto verso un consumo più responsabile potrà beneficiare dell’attenzione alla sostenibilità etica, ambientale e sociale del nuovo consumatore. Soprattutto, per i più giovani, che stanno vivendo un momento storico incerto, ma proprio per questo aperto al cambiamento.

Campagna di comunicazione realizzata con il contributo della Regione Puglia “Norme per il sostegno dei Gruppi Acquisto Solidale (GAS) e per la promozione dei prodotti agricoli a chilometro zero" - L.R. 432012

Silvia Moroni - Parla Sostenibile

IG - FB @parlasostenibile 

www.parlasostenibile.it