Dinamica Salentina di Dario Specchia

Nell’aprile 2018 nasce a Galatone l’Azienda Agricola Dinamica Salentina di Dario Specchia, un giovane uomo che ha deciso, dopo gli studi e alcuni anni di lavoro dipendente, di raccogliere un’importante eredità familiare fatta di storia e soprattutto di terra, come titola una poesia di suo padre Maurizio. Proprio Maurizio Specchia, negli anni Ottanta, si avvicinò ad una pratica di coltivazione fortemente influenzata dall’agricoltura biodinamica, grazie ad una serie di incontri ed esperienze che si svilupparono nell’agro galatonese. L’influenza della biodinamica non riguardava solo l’agricoltura, ma fu anche una filosofia di vita e un approccio all’esistente basato sul rispetto e sull’amore per la vita. Per Maurizio fu una naturale conseguenza di un approccio che già rifiutava l’agricoltura chimica, che dagli anni sessanta aveva invaso il mercato e i terreni - la cosidetta “rivoluzione verde” dell’industria agrochimica, eufemismo che ha dimostrato nei decenni successivi tutto il disastro ecologico di cui è stata portatrice – e si rivolse, oltre che alle pratiche biodinamiche, anche al recupero di antiche tecniche esistenti sul territorio, a partire dalla concimazione con il letame e i sovesci.

Durante i decenni successivi non è stato sempre facile restare sul mercato, ma nonostante questo per dieci anni c’è stato a Galatone un punto vendita dei prodotti della famiglia Specchia, naturali e biologici anche se non certificati, a prezzi di mercato convenzionale. Esaurita questa esperienza qualche anno fa, il figlio Dario ha quindi deciso di raccogliere il testimone – e il logo dell’azienda è il simbolo di questo passaggio – e rifondare quest’esperienza riprendendo le pratiche esistenti, ma con l’ottica di una nuova economia sostenibile.

Dario produce principalmente prodotti dell’agricoltura tradizionale salentina, dalle verdure autunnali-invernali (rape, finocchi, rape, mugnuli, etc), ai legumi locali e agli ortaggi estivi diffusissimi nelle nostre terre e nella nostra cucina (pomodori, melanzane e peperoni soprattutto). Non mancano però biete, zucche, zucchine, coltivazioni di grani antichi i cui semi provengono da produttori locali, e anche un prodotto rarissimo nella nostra zona: la radice di luce. Si tratta di una radice in parte simile allo zenzero (Dioscorea Batatas è il nome scientifico), importata dalla Svizzera e dalle molte qualità salutistiche, tanto che Rudolf Steiner, il padre dell’antroposofia e della biodinamica, la considerava la pianta che ci salverà dagli effetti distruttivi dell’inquinamento.

L’azienda consiste in cinque ettari di terreno, uno destinato all’orticolura e il resto a seminativo e olivicoltura, più due ettari destinati per la rotazione. Le pratiche antiche integrate con quelle biodinamiche permettono un ottimo contenimento degli attacchi di parassiti. «I prodotti di sintesi» ci spiega Maurizio «sono la causa di fondo che innescano molte malattie e più in generale l’inquinamento. Dove si usa la sostanza organica non attacca, ad esempio, il Ragno rosso (acaricida che attacca la coltura di frutta e ortaggi). Così come contro alcuni patogeni, come la Dorifora per le solanacee, il rimedio primario è la rotazione.»

Oggi Dario è il membro più giovane della Rete Salento Km0 e rappresenta un esempio in controtendenza rispetto ai suoi coetanei. Nonostante la giovane età, sta dimostrando una capacità imprenditoriale non da poco, facendosi conoscere e apprezzare anche attraverso i Gruppi di Acquisto Solidale locali come quello di Zollino, riuscendo a conquistare una buona clientela grazie alla sua grande professionalità e, soprattutto, alla qualità e bontà dei suoi prodotti.