"Di Sana Pianta": turismo etnobotanico e comunità contadine

Il turismo diventa etnobotanico con le attività di Di Sana Pianta, associazione vincitrice di un progetto PIN della Regione Puglia, che sviluppa e promuove il turismo enogastronomico e le comunità rurali del Salento.

L’obiettivo del progetto è quello di mettere a sistema le risorse locali e gli operatori attivi nell’agricoltura sostenibile a diversi livelli, come ristoratori, produttori e operatori del settore turistico, creando degli itinerari tematici che possano essere oggetto di promozione organica attraverso gli eventi che già si svolgono sul territorio, ma anche con le Feste della biodiversità, che si pongono l’obiettivo di fare da vetrina per tutti gli operatori impegnati sul territorio all’insegna della sostenibilità e dell’eco-compatibilità.

«Cos'è il turismo etnobotanico? E' quello che offre percorsi ed esperienze alla scoperta del territorio e delle relazioni delle comunità con le specie vegetali ad uso alimentare, rituale, artigianale etc. Ci affascina in particolare tutto ciò che ha a che fare con l'enogastronomia, i riti, le feste. Perché è stato selezionato proprio un certo tipo di ortaggio? Come è nato e si è diffuso uno specifico piatto rituale? Come sono state utilizzate le risorse naturali del territorio? Decliniamo queste domande al Salento e cerchiamo risposte nella storia locale», ci dice Francesca Casaluci, antropologa culturale, nel team dell’associazione. Il resto del gruppo è composto da Roberta Bruno, imprenditrice agricola, e Tommaso Faggiano, esperto di comunicazione audiovisiva.

Il progetto di Di Sana Pianta si pone l’obiettivo a lungo termine di costruire delle comunità contadine intorno a singoli prodotti agricoli, tipici del territorio salentino. Recuperando la storia e le tradizioni locali, Di Sana Pianta vuole connettere gli operatori a diversi livelli dell’industria, a partire dalla produzione fino alla vendita al dettaglio o all’utilizzo delle materie prime nella ristorazione. «Questo è un passaggio cruciale per la crescita sistemica del territorio e per un miglioramento delle condizioni ambientali, sociali ed economiche delle comunità locali» aggiunge Roberta Bruno, « con la creazione di queste comunità, vogliamo raggiungere un innalzamento dello standard di produzione ma anche a un migliore posizionamento del prodotto tipico sul mercato. A integrazione di questa economia, intendiamo sviluppare un'offerta turistica specifica, che può rappresentare per le comunità rurali un’importante fonte di guadagno e sviluppo».

Al momento, il focus progettuale ruota introno a tre comuni e a tre prodotti: Calimera, con la Patata zuccarrina (prodotto PAT), Aradeo, con il pomodoro invernale e Zollino, con i legumi Fava e Pisello Nano (PAT). L'obiettivo è quello di creare nuovi presìdi di tutela e nuove esperienze di produzione e valorizzazione.

Di Sana Pianta, svolge anche servizio di noleggio di stand per mercatini e manifestazioni.

Lo sostenibilità è il filo portante di questa iniziativa, dove la qualificazione del prodotto agricolo e dell’agricoltura naturale, crea un anche un valore economico aggiunto per il futuro delle comunità.